Funerale al mondo (2020)

Videoarte

Le esequie al nostro pianeta sono l’atto estremo del percorso che sta conducendo l’umanità ma sono anche un modo per ringraziare per ciò che abbiamo avuto e che non siamo stati in grado di apprezzare e mantenere.
Celebrare un funerale significa accompagnare nell’ultimo saluto chi abbiamo amato e questo gesto è al contempo atto di amore e fine di ogni speranza.
Bruciare ogni risorsa, pensare solo al guadagno, negare la malattia che abbiamo procurato alla Terra e quindi a noi stessi ci porterà all’estinzione. Come specie umana siamo legati indissolubilmente ad ogni altra specie al mondo e con esse siamo connessi alla Terra, nel bene e nel male.
Viviamo in un periodo in cui si riesce a negare l’evidenza, si va contro la scienza, contro l’oggettività, contro ogni buon senso. Se non cambiamo adesso la nostra rotta ci rimarrà solamente l’atto finale della sepoltura.

DESCRIZIONE
Il lavoro di video art “Funerale al mondo” viene elaborato nel 2019 ma ultimato all’inizio del 2020.
L’azione filmata è semplice: delle mani che gettano della terra su altra terra, sulla natura e quindi su ciò che stiamo distruggendo. Il gesto di coprire con la terra i morti significa salutarli per l’ultima volta e dargli una degna sepoltura prima del loro viaggio nell’aldilà. L’atto in sé è lento, come lenta ma inesorabile è la fine a cui stiamo conducendo il mondo. Solo il respiro cambia sino a diventare un affanno perenne. Una melodia cantilenante, come quella delle lamentazioni funebri di tante culture, accompagna questa agonia sino a trasformarsi quasi in un urlo disperato. Questo è l’urlo di questi ultimi decenni, è l’urlo che non vogliamo ascoltare. Ma se non saremo capaci di prendere atto di queste grida, di questi segnali che la natura ci sta dando chiaramente, sarà la fine per tutti.
Il disfacimento del nostro pianeta è stato un processo lungo e lento, acceleratosi negli ultimi secoli sotto la spinta della rivoluzione industriale prima e della produzione incontrollata poi. L’apice del disastro lo stiamo registrando ora perché ci siamo accorti che ci rimane veramente poco tempo per poter correre ai ripari. Il mondo grida, gran parte dell’umanità grida ma ben pochi si muovono per migliorare la situazione.

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